Uomini comuni. Nuova edizione ampliata by Christopher R. Browning

Uomini comuni. Nuova edizione ampliata by Christopher R. Browning

autore:Christopher R. Browning [Browning, Christopher R.]
La lingua: ita
Format: epub
editore: EINAUDI
pubblicato: 2021-12-20T12:00:00+00:00


A osservare le esecuzioni a debita distanza c’era l’SSPF Sporrenberg, che sorvolava il campo a bordo di un aereo Fieseler Storch. I Polacchi guardavano dai tetti28.

In quello stesso giorno, altre unità tedesche massacrarono con gli stessi metodi i prigionieri ebrei del campo di lavoro di Trawniki, 40 chilometri a est di Lublino (tra seimila e diecimila il numero stimato delle vittime), e di diversi altri campi piú piccoli. Restavano in vita i quattordicimila prigionieri di Poniatowa (50 chilometri a ovest di Lublino) e i tremila di Budzyń e Kraśnik. Gli ultimi due campi sarebbero stati risparmiati: Budzyń produceva per la compagnia aeronautica Heinkel e Kraśnik sopperiva alle necessità personali dell’SSPF di Lublino. Ma fu solo per carenza di manodopera che il 3 novembre i Tedeschi non liquidarono anche il grande campo di lavoro di Poniatowa. Si provvide tuttavia a isolare il campo e a tagliare le linee telefoniche, in modo che non trapelassero notizie sui fatti di Majdanek e Trawniki: occorreva fare in modo che nessuno sospettasse cosa sarebbe accaduto il giorno dopo, 4 novembre. La sorpresa doveva essere totale.

Nella memoria di molti uomini del 101, i massacri di Majdanek e Poniatowa si fondono nel ricordo di un’unica operazione di due o tre giorni, svolta in un singolo campo. Ma alcuni testimoni – almeno uno per ogni compagnia – conservano distinte le due operazioni29. Pare dunque innegabile che nelle prime ore del mattino del 4 novembre gli uomini del 101 si siano spostati da Lublino a Poniatowa.

Questa volta il battaglione rimase unito. I poliziotti vennero dislocati o lungo il percorso che conduceva dalle baracche alle fosse o sul luogo dell’esecuzione30. Essi formavano il cordone umano lungo il quale i quattordicimila ebrei del campo di lavoro di Poniatowa dovevano passare, nudi e con le mani dietro la testa, per andare alla morte, mentre gli altoparlanti diffondevano di nuovo musica ad alto volume, nel vano tentativo di coprire il rumore degli spari. Il testimone piú prossimo al luogo delle esecuzioni era Martin Detmold:

Io e il mio gruppo fummo mandati di guardia proprio di fronte alla fossa. Si trattava di una lunga serie di trincee che procedevano a zigzag, larghe circa tre metri e profonde da tre a quattro. Dal mio posto potevo vedere che gli ebrei […] erano costretti a spogliarsi nelle ultime baracche e a consegnare tutti i loro averi, poi venivano spinti attraverso il nostro cordone fino alle aperture in pendenza che conducevano alle fosse. Gli uomini dell’SD che stavano sui bordi portavano gli ebrei fino al luogo dell’esecuzione, e qui altri SD armati di mitragliatori li fucilavano sparando dall’alto. Siccome ero capogruppo e potevo muovermi piú liberamente, andai una volta fino al luogo dell’esecuzione e vidi che gli ebrei appena arrivati erano costretti a sdraiarsi sui cadaveri di quelli appena eliminati. Poi anche loro venivano uccisi con raffiche di mitragliatore. Gli uomini dell’SD si preoccupavano di sparare agli ebrei in modo che i mucchi di cadaveri fossero digradanti, cosí i nuovi arrivati potevano sdraiarsi su pile che raggiungevano i tre metri.



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